Ci credete davvero? Realmente credete che il calcio si rispecchi nel reale significato di sport che dovrebbe avere? Il bel gioco, l'esempio per le generazioni dei piccoli, il tifo sano e sfrenato durante le partite, i sorrisi, le gioie e le arrabbiature legate al risultato (dentro e fuori dal campo), tutto ciò si dovrebbe esistere perchè la maglia ha un valore, ma la realtà in certi casi è ben diversa. Spesso nel tempo si è parlato di fallimenti, di illeciti sportivi, di squadre che hanno prevaricato su altre non per merito, ma per potenza economica e non solo. A distanza, di anni, decenni, siamo ancora qui a parlare di giovani calciatori che invece di pensare a quanto siano stati fortunati nella vita e a quanti invece non hanno raggiunto i loro livelli per mancanza di possibilità, sprecano il loro tempo ad essere viziati ed irriconoscenti. Un sistema malato e sporco, un mondo che abbraccia tanti lati oscuri a cui vorremo non credere. In questi giorni è stato sollevato un altro caso di calcio scommesse, man mano stanno fuoriuscendo nomi su nomi di calciatori di spicco coinvolti nella vicenda. E' un argomento che sta avendo una risonanza tale da far sì che milioni utenti siano collegati a dirette per apprendere notizie del genere, questo grazie ad un personaggio che ha scontato la sua pena e, appena ne ha avuto l'opportunità, ha scoperchiato un altro pentolone e che pentolone! Al momento quattro nomi resi noti (Fagioli, Zaniolo, Tonali, Zelewski), con la promessa di farne altri e, solo ora si sta indagando. Allora la domanda sorge spontanea, ma bisognava aspettare il sig. Fabrizio Corona per apprendere una situazione così grave? Era necessario che tutte le più importanti testate trattassero l'argomento grazie a Fabrizio Corona? Esistono organi competenti che dovrebbero vigilare non solo sull'aspetto economico e finanziario, ma ogni tanto va ricordato che c'è un Codice etico e comportamentale da rispettare e che forse forse è più importante del "vil denaro", giusto per citare Aurelio De Laurentiis (altro ampio capitolo da trattare separatamente). Non è questo il calcio che ci piace, non è questo il calcio che ci appassiona, per fortuna anche in questo mondo ci sono persone per bene che sono dedite al loro lavoro, rispettano i ruoli e le maglie che indossano. Continueremo a sostenere il bel gioco che ci fa ridere, piangere, aggregare, "litigare" ed arrabbiare, perchè il calcio come la vita è fatto di sogni, speranze, amore e passione; l'avarizia, i vizi, la corruzione li lasciamo agli altri. E allora non posso non concludere con una frase che per me è diventata molto di più e che in questo momento è quasi una preghiera: NON ROMPETE IL CALCIO!