IVANA MARCELLINO
Progetto senza titolo


UN PO' DI ME


Sono nata e cresciuta allo stadio e il calcio rappresenta per me “la metafora della vita.” In questa frase di Jean Paul Sartre, ho trovato risposta e consapevolezza alla mia passione per lo sport e per il calcio nello specifico, una delle migliori palestre entro cui attuare l’accettazione delle regole e delle responsabilità. Tecnica, precisione, allenamento, perseveranza, costanza, sacrificio: ho capito che questi sarebbero stati i pilastri su cui basare il mio percorso personale e professionale. Questo sport così seguito mi ha permesso di guardarmi attorno e di cogliere quanto sia possibile ‘parlare di calcio in luoghi e modi differenti: al bar, in tv, al telefono, scrivendone. Rappresenta sempre un argomento valido che ci fa sperimentare nella negoziazione, che ci abilita a gestire i conflitti, ad essere gruppo, che allena competenze di rielaborazione, redazione e sintesi. Nella mia professione di giornalista sportiva, mi impegno nel trasmettere l’entusiasmo e la gioia che provo quando guardo una partita e affronto temi legati al mondo del calcio; la mia mission è quella di arrivare alle persone nel modo giusto e coi toni giusti e per questo, la mia sfida personale è quella di dare calcio una nuova veste fresca, femminile, piena di contenuti ‘al di là del campo da gioco e con la possibilità di utilizzare la TV - come mezzo che permette di non restare nascosta - e la penna per ‘lasciare una traccia’. Le mie competenze legali mi permettono inoltre di poter seguire dal punto di vista contrattualistico e giurisprudenziale tutti gli aspetti legati alle procedure calcistiche.


"I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli”. (Roberto Baggio)"


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Ivana Marcellino
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