Il Napoli tra poche ore dovrà affrontare l'Eintracht Francoforte ed in città non si respira un clima disteso. Più di 600 supportes della squadra avversaria sono giunti nel capoluogo campano creando disordini attraverso un corteo non autorizzato, portando solo scompiglio. Nelle ultime ore la città di Napoli si è trasformata in un palcoscenico di scontri e tafferugli, una guerriglia incontrollabile che sta costringendo le Autorità a rafforzare il servizio di ordine pubblico. Nonostante il divieto di vendita dei biglietti ai residenti a Francoforte, si attendeva comunque l'arrivo di un gruppo di tifosi, ma l'idea di dover affrontare lancio di oggetti, bidoni della nettezza urbana rovesciati, incendi sparsi (interessata anche un'auto della Polizia) ed altri atti vandalici non rientrava nei piani. Una serata importante per i napoletani pronti a sostenere gli azzurri nella gara degli ottavi delle 21.00 che si è momentaneamente trasformata in un incubo. Ma il calcio non è questo, lo sport in generale non lo è! Se si parla di tifo e di supporto si dovrebbe realmente sostenere il proprio team dimostrando solo il reale attaccamento alla maglia, trasmettendo l'amore che porta ogni singolo tifoso ad accompagnare la propria squadra in ogni singolo momento e durante qualsiasi competizione e categoria. Questo non è amore, questo è odio verso gli avversari, mancanza di civiltà e di rispetto in primis verso loro stessi e la maglia a cui dicono di essere legati e poi al bello dello sport. Ma in un'era dove si predica fairplay, solidarietà, lealtà, rispetto delle regole, si lotta contro il razzismo e si va alla ricerca dei più profondi concetti di società sana, mi dite questi scenari dove li collocate? E soprattutto, in questo modo, come si può pensare di trasferire valori educativi e sociali volti alla crescita di ognuno noi? Nella speranza di assistere a spettacoli migliori non ci resta che goderci quello di questa sera al Maradona, gridando sempre e solo con amore "Forza Napoli"!